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ZelbioCult 2024
10 Agosto 2024
“La versione di Cochi”

Memorie di una vita fra teatro, cabaret, cinema e televisione.
A cura di Paolo Crespi

Sessant’anni di spettacolo, sessant’anni di teatro, cabaret, cinema, tv, sessant’anni nell’immaginario degli italiani. Pur se strettamente legata, nella popolarità di un pubblico vastissimo, a quella del socio e amico di una vita Renato Pozzetto, la carriera di Aurelio “Cochi” Ponzoni ha preso abbastanza presto strade diverse, sia per quanto riguarda il cinema, sia a teatro. Qui, in particolare, la personalità di Cochi ha avuto modo di esprimersi, già a partire dagli anni Settanta, in tutta la gamma dei registri e delle situazioni, in ruoli tradizionali, mai scontati, e in altri più sperimentali, intrapresi grazie a un’insaziabile curiosità intellettuale.

La versione di Cochi, scritto con la collaborazione di Paolo Crespi, è un memoir che trascina il lettore nella vita e nella carriera di Cochi a partire dai ricordi d’infanzia e della guerra fino alle avventure artistiche più recenti della sua vita, con una prospettiva inedita su una delle figure più note e riservate del panorama italiano. Un libro per i lettori di tutte le generazioni, dagli amanti del mitico Derby Club ai giovani spettatori delle sue ultime avventure teatrali.

“La versione di Cochi”
di Aurelio Cochi Ponzoni
a cura di Paolo Crespi
edito da Baldini+Castoldi, 2023

Aurelio “Cochi” Ponzoni nasce a Milano l’11 marzo 1941. Dato che i suoi genitori e quelli di Renato Pozzetto erano amici, il loro sodalizio comincia quando ancora gattonavano. Il debutto del duo “Cochi e Renato” avviene al Cab 64, nel medesimo anno, per poi approdare al mitico Derby, dove con Jannacci, Lauzi, Toffolo e Andreasi per quasi dieci anni fanno la storia del cabaret italiano. Il debutto in tv avviene nel ’68, con Quelli della domenica. Dal ’76 in poi, per Cochi, cinema d’autore e dal ’79 ai giorni nostri una lunga serie di progetti teatrali.

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