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ZC_Michele-Tavola
12 Agosto 2023
Il cielo sopra Guernica

Picasso, l’arte contro la guerra

Michele Tavola, nato a Lecco nel 1973, ha conseguito il Dottorato di Ricerca in storia dell’arte presso l’università di Torino, dopo essersi laureato in lettere alla Statale di Milano e dopo essere stato borsista alla Fondazione Longhi di Firenze, città dove ha frequentato anche la Scuola di Specializzazione in storia dell’arte. In qualità di esperto d’arte ha collaborato con Radio Popolare di Milano, dal 1999 al 2005, e con il quotidiano La Repubblica, dal 2008 al 2016. Con la casa editrice Pearson Italia ha realizzato le nuove edizioni dei manuali La storia dell’arte, edito nel 2017, e L’arte di vedere, edito nel 2018. Ha curato mostre, tra gli altri, di Goya, Picasso, Matisse, Miró, Chagall, Dubuffet e Rouault. Dal 2010 al 2015 è stato assessore alla cultura del Comune di Lecco. Dal 2017 lavora come “curatore – storico dell’arte” presso le Gallerie dell’Accademia di Venezia, dove è responsabile dei progetti di arte contemporanea e dove si è occupato, tra le altre attività, delle mostre di Baselitz e di Kapoor. È specializzato in grafica d’arte e storia del libro d’artista.

Picasso e Guernica. Genesi di un capolavoro. Contro tutte le guerre
a cura di Michele Tavola
Interlinea, 2022, pp. 112

Una doppia ricorrenza porta Picasso al MAN.
Settant’anni fa – era il 1953 – la storica esposizione di Milano vide la monumentale tela di Guernica tornare dall’America per essere esposta nella sala bombardata delle Cariatidi di Palazzo Reale; un luogo ferito dalla guerra che, per la sua natura sventrata e offesa, convinse il maestro a richiamarla in Europa e a farne un manifesto d’accusa contro ogni conflitto e violenza subita. Fu l’unica volta che l’Italia poté celebrarne la presenza, prima che il capolavoro s’imbarcasse per un tour in giro per il mondo e riapprodasse poi definitivamente a Madrid, dove ancora oggi è custodita nelle sale algide del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía.

La seconda ricorrenza aderisce, invece, alla storia stessa del MAN che nel 2003, agli albori della sua vita, ospitò il ciclo completo della Suite Vollard, celeberrima serie di incisioni che Picasso realizzò negli anni trenta e stampata poi dal suo mercante Ambroise Vollard e che, fra soggetti classici, modelle, muse, grazie, baccanti e saltimbanchi, contempla – non a caso – figure di minotauri e cavalli, legati in sottotraccia ai coevi e struggenti motivi di Guernica.

Due ragioni importanti animano un progetto inedito che, questa volta, intreccia la genesi del dipinto alla presenza di Dora Maar, l’amante più famosa del temibile Pablo, la «mujer que llora», la «donna che piange», sedotta e tradita, e che dietro l’obiettivo registrò, per settimane ininterrotte di lavoro e passione, la creazione del gigante bianco e nero; tassello su tassello, urla su urla. Di questo serrato reportage, il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía ha concesso al MAN di esporre alcuni scatti che restituiscono la nascita dell’opera e il corpo a corpo del maestro con la sua pittura spigolosa.

Oltre alle incisioni scelte dal curatore Michele Tavola per cucire nessi filologici fra Guernica e i suoi antecedenti grafici, i progetti e le idee larvali, spicca in questo catalogo la prima bibliografia specifica e completa, dedicata unicamente al capolavoro e agli studi critici che negli anni lo hanno analizzato. Le pagine che seguono sono altresì ricche di contenuti. Gioxe De Micheli, figlio del grande storico dell’arte Mario De Micheli, ricorda l’impegno del padre che seguì in prima persona l’allestimento del 1953 a Milano. Victoria Combalía, curatrice e storica dell’arte, è stata per vent’anni indagatrice del “caso Dora”, l’unica persona che ne abbia raccolto direttamente i segreti e le memorie. E ancora, Jean-Louis Andral, direttore del Musée Picasso di Antibes, accosta la vicenda di Guernica a quella di un altro dipinto epocale: La Guerre et la Paix.

Ma la mostra al MAN si è rivelata anche l’occasione preziosa per coinvolgere il territorio in un omaggio a Picasso che ha assunto dimensioni monumentali. Le tessitrici dello Studio Pratha hanno realizzato un progetto tessile che, in scala 1:1, affonda nei dettagli di Guernica affidando ai colori naturali della lana e alla tenace operosità dei telai gesti e attitudini potenti delle teste dipinte e restituite in arazzo. Un omaggio femminile, tradizionale, caparbio e insieme toccante, sigla un’alleanza di spirito e militanza fra le mani delle donne sarde e quelle di un capolavoro che abbassa commosso le palpebre alle vittime di tutte le guerre.

Chiara Gatti
Direttrice MAN

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